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Emodialisi a domicilio, la Asl di Salerno attiva il servizio. La sperimentazione parte da Sant'Angelo

Il "paziente zero" è stato individuato a Sant'Angelo a Fasanella

Data :

18 settembre 2025

Emodialisi a domicilio, la Asl di Salerno attiva il servizio. La sperimentazione parte da Sant'Angelo
Municipium

Descrizione

Partita la dialisi domiciliare della Asl Salerno. Il paziente zero è a Sant’Angelo a Fasanella. Il servizio di prima terapia domiciliare - coordinato dalla UOC di Nefrologia di Eboli diretta dal dr. Giuseppe Gigliotti –consente la dialisi direttamente a casa del paziente. Il paziente è residente a Sant’Angelo a Fasanella. Ulteriore peculiarità della prima procedura è che è stata eseguita in un edificio del 1500, un vecchio convento poi trasformato col tempo in abitazione. Il “rene artificiale domiciliare”, spiega la Asl in una nota, “è una tecnologia fortemente voluta dall’Azienda per migliorare le condizioni di vita delle persone sottoposte a dialisi, umanizzando il processo di somministrazione e che nel prossimo futuro coinvolgerà molti dei pazienti arruolabili, soprattutto quelli lontani dai punti di dialisi ospedaliera aziendale”. “Portiamo le procedure direttamente a casa del paziente. L’Azienda sta investendo molto su tecnologie in grado di migliorare la vita delle persone, soprattutto quelle che si sottopongono settimanalmente a procedure intense e faticose” dichiara il Dg Gennaro Sosto. “La casa come primo luogo di cura non può essere un semplice slogan, il rene artificiale si unisce alla realizzazione di un modello di assistenza territoriale che vede l’Azienda e i suoi professionisti in prima linea per migliorare la presa in cura della persona anche nelle aree meno servite dai Servizi Sanitari”. L’emodialisi è una procedura medica che filtra il sangue del paziente attraverso un macchinario, detto “rene artificiale”, per sopperire all’impossibilità dei reni di svolgere questa funzione efficacemente: la procedura richiede di norma 3 sedute settimanali in strutture apposite dalla durata di 4 o 5 ore ciascuna. Il servizio, riferito prevalentemente ai residenti di comuni con particolari difficoltà nell’accesso alle cure dettate dall’area geografica di residenza (aree interne e aree disagiate), è un incontro tra medicina di prossimità e telemedicina, attraverso cui diventa possibile fornire un trattamento di alta qualità e personalizzato, offrendo al paziente una maggiore flessibilità, autonomia e un miglioramento della qualità della vita, garantendo prossimità ed equità d’accesso alle cure. Tramite la cartella è possibile definire un diario clinico, oltre che effettuare visite di telemonitoraggio attraverso più device, tra cui una bilancia impedenziometrica e devices per la rivelazione di temperatura, saturimetria, ECG ad una traccia, frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Sarà inoltre attivo, sin dall’inizio dei trattamenti domiciliari, un numero verde a cui risponde la Centrale Operativa Virtuale con presenza di un infermiere H24, attraverso la quale i pazienti e i rispettivi caregiver potranno accedere a tutte le informazioni necessarie riguardo il servizio.

 

 

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025, 08:42

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